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  • Immagine del redattoreMatteo Basei

Intervista al Maestro Simone Zoja

Pianista, Compositore, Concertista di fama internazionale, Arrangiatore, Direttore Artistico, Direttore Didattico.

Chi è in sintesi Simone Zoja e perché lo reputo di successo?

Simone Zoja ha fatto della sua passione la sua identità ed il suo lavoro. E' la declinazione del self made man in ambito musicale e culturale. Organizza Concorsi Nazionali di Musica, è Direttore Didattico di una scuola di musica di circa 800 allievi che ha contribuito a fondare. E’ pianista, concertista di fama internazionale.



“Un breve racconto della sua storia professionale

Ho frequentato il liceo musicale. Mi sono poi iscritto all’Università, prima Giurisprudenza, poi Scienze politiche, interrompendo prematuramente entrambe le facoltà. La realtà è che sono un pianista torinese avviato allo studio del pianoforte da giovanissimo sotto la guida della Prof.ssa Maria Clara Monetti con cui mi sono diplomato con il massimo dei voti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino, nel quale ho studiato organo (sotto la guida del M° Rampi) e composizione (con il M° Elos). Ho vinto numerose borse di studio, quali il Premio Contessa, il Premio Margherita Drago, il Premio De Paulis, il Premio Berrino, ed è possibile trovare il mio nome negli albi di svariate rassegne concertistiche e nei primi posti di concorsi nazionali per giovani talenti. Il mio interesse per le discipline artistiche mi ha portato ad avvicinarmi alla musica d’autore extra colta portandomi ad esibirmi con piccole formazioni in manifestazioni internazionali, quali ad esempio il “Festival MHP” (Francia), e in sedi di forte tradizione jazzistica come il club “Jam Session” di Les Deux Alpes e il “Leyman” in Svizzera e poi a Dubai durante l’Italian Festival Week. Dopo aver insegnato in diverse realtà scolastiche musicali ad Acqui Terme e Nizza Monferrato (AL), Firenze e Sesto Fiorentino (FI), Moncalieri (TO, International School), dal 2001 al 2008 ho insegnato pianoforte principale alla scuola di musica “Wolfgang Amadeus Mozart” di Torino, di cui sono stato Direttore Artistico dal 2006 al 2011, Vice – Presidente dal 2009 al 2012. Sono socio fondatore e personaggio di volta di altre realtà associative e sono attivo nel campo della didattica e della formazione proponendo nuove attività e momenti di confronto per musicisti professionisti nonché soggetto patrocinante di manifestazioni concertistiche nazionali ed internazionali (concorsi di musica, seminari di perfezionamento, masterclass). Terminato il mio percorso di studio sia pianistico che compositivo presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino, ho iniziato una stretta collaborazione didattica con la pianista ungherese (nonché docente all’Accademia di Alto Perfezionamento) Orsolya Zsabò in Budapest. Nel 2013 sono stato selezionato per suonare in diretta radiofonica su Radio Rai (in occasione dell'evento inaugurale di Piano City - Milano). A livello concertistico, la mia attività spazia dalla musica classica (in diverse formazioni) alla musica moderna (stabile la collaborazione con il gruppo torinese “Supershock” attivo nella sonorizzazione rock sperimentale di pellicole della cinematografia muta), passando per la musica contemporanea, fino a curare la regia di spettacoli a tematica storica e cantautoriale. Dal 2005 al 2012 sono stato Direttore Artistico delle stagioni musicali del Comune di Cumiana, organizzando più di 70 appuntamenti. Dal 2010 al 2011 sono stato coordinatore dell’attività artistica del Circolo Culturale “globe – art”. Dallo stesso anno sono Presidente dell’Associazione Culturale “BAJA” organizzatrice, e di cui dal 2012 sono Direttore Artistico del Concorso Nazionale di Interpretazione Musicale “Premio Pugnani” (http://www.premiopugnani.it)“.


“Quali caratteristiche ha l’organizzazione che lei attualmente gestisce? Qual è la sua storia? Come nasce? Che futuro è auspicabile?

Io sono un pianista anzitutto. Poi, il mio lavoro principale è legato all’Associazione “Musicale Culturale” «Wolfgang Amadeus Mozart» che si occupa di didattica musicale strumentale. Conta circa 22 docenti e 800 allievi, e coinvolge le relative famiglie per un totale di circa 2.500 persone in attività musicali, culturali ed artistiche. Punto di partenza del progetto dell’Associazione è la musica di insieme; vincente si è infatti rivelato l’approccio collettivo ad una materia importante come la musica all’interno di una struttura scolastica. Gli anni di esperienza hanno infatti dimostrato un maggior apprendimento di tutti i valori propri della musica i quali, secondo noi e non solo, acquistano un peso determinante nella crescita e formazione del bambino; intendiamo, a titolo esemplificativo, la disciplina, la capacità di concentrazione unita ad un grande divertimento, il socializzare e il sentimento di condivisione che ne deriva. Fondamentale è la voglia di far conoscere la musica a tutti i bambini, senza distinzione per talento o naturale inclinazione. Conoscere la musica attraverso questa metodologia può risultare estremamente importante per la crescita del bambino. Dopo Acqui Terme e Nizza Monferrato (dove i laboratori di strumento curricolari ed extra - curricolari vanno affermandosi) il grande trampolino è rappresentato dall’ingresso all’Istituto Salesiano del “Virginia Agnelli” a Torino (2001). Qui, oltre a scoprire una comunione di intenti con lo spirito salesiano nei confronti del percorso didattico da attribuire verso ogni allievo, avviene l’evoluzione della metodologia e la formazione di un vero team di insegnanti che uniscono la passione ad una grande preparazione. Nascono vere e proprie orchestre di tutte le età, dalle 1° alle 5° delle classi primarie, per poi proseguire con il differente cammino formativo della scuola secondaria. La musica affrontata secondo il nostro metodo si rivela così un fortissimo aggregante, e i risultati vengono premiati anche da premi speciali vinti nei diversi concorsi a cui la scuola di musica ha partecipato (Livorno, Alassio, Grugliasco, Omegna, Cremona). Dai laboratori curricolari di gruppo alla preparazione individuale il passo è breve, ma non fondamentale. Oggi molti degli studenti dell’Associazione superano con profitto gli esami presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino. Le attività principali, musicali, prevedono l’attività di Laboratorio Curricolare che è la chiave di volta della nostra attività didattica. In accordo con l’Istituto aderente, ogni allievo può partecipare al corso di orchestra d’archi (violino e violoncello) e di chitarre, durante l’orario scolastico, nell’ora dedicata alla musica. L’Associazione mette a disposizione lo strumento (nel laboratorio per le prime, poi offerto in comodato d’uso dalle seconde in poi, al fine di incentivare lo studio a casa) per far nascere così vere e proprie Orchestre di laboratorio. Il corso è annuale e prevede concerti, saggi e lezioni aperte dimostrative della metodologia, per condividere anche con le famiglie (tassello fondamentale del percorso formativo) la programmazione impostata sulla continuità quinquennale della scuola primaria. Dopo numerose esperienze didattiche presso diversi Istituti (come l’Istituto “A. Spinelli” di Torino e l’Istituto “Don Bosco” di Aosta), oggi sono presenti laboratori curricolari presso l’Istituto “Virginia Agnelli” di Torino e l’Istituto Comprensivo statale “Chieri TRE” di Chieri (To). Quindi l’attività extra – curricolare è molto sviluppata, sia individuale che di laboratorio. Nelle diverse sedi si praticano lezioni di musica classica (pianoforte, violino, violoncello, chitarra, canto lirico, strumenti a percussione, solfeggio) e di musica moderna (chitarra elettrica, chitarra acustica, basso elettrico, batteria, tastiera, canto moderno). L’impostazione è obbligatoriamente sia individuale che di gruppo. Altre attività in cui crede molto dell’Associazione è l’attività corale. Questo progetto è nato nel 2003 ed ha visto, nel corso degli anni, una sempre maggior partecipazione da parte degli allievi degli Istituti. Oggi l’Associazione può contare sul Coro “Mozart” (2°, 3°, 4° e 5° della scuola primaria) e sul Coro “Mozart Junior” (1° classi della scuola primaria). L’attività corale ben si sposa con l’attività orchestrale; infatti molto importanti e seguiti sono i concerti per Coro e Orchestra, fondamentale momento di verifica per i nostri piccoli musicisti. L’attività orchestrale è il fiore all’occhiello dell’Associazione. Naturale sbocco dei laboratori curricolari, l’orchestra rappresenta, nella nostra metodologia, il passo seguente verso una sempre maggiore crescita musicale. Le sedi delle attività sono: ISTITUTO “SACRO CUORE” – Torino. ISTITUTO “VIRGINIA AGNELLI” delle Figlie di Maria Ausiliatrice - Torino Responsabili didattici: Prof. Simone Zoja e Serghei Culicov. ISTITUTO “EDOARDO AGNELLI” dei Salesiano di Don Bosco – Torino. Responsabile didattico: Prof. Aldo Marietti e Prof. Simone Zoja. ISTITUTO COMPRENSIVO “CHIERI TRE” – Chieri (TO). Responsabile didattico: Prof. Simone Zoja.


“Quali sono secondo lei le competenze chiave nella gestione di un’impresa?”

Competenze relazionali perché varia tutto intorno a quello, tutti i parametri dell’attività stessa. Partendo dal costo dei dipendenti, la relazione con gli studenti, le famiglie, fino ad arrivare alla dimensione del profitto addirittura. A tal proposito il libro “La Profezia di Celestino”, che ti regalai anni orsono, raffigura molto bene il processo ciclico di scambio di flussi di energie tra le persone. (1) Le competenze chiave sono le competenze specifiche dell’impresa stessa, se mi occupo di musica è bene che sia buon musicista e che lo sappia comunicare bene. Ed alla base di ogni società vi è la soddisfazione di un bisogno umano.

“Quali sono le competenze che lei usa quotidianamente?

Sulla relazione, tutto il mio lavoro è di tipo relazionale; nei confronti dell’utenza, dei docenti e della direzione dei vari istituti. Avere la battuta giusta, usare il termine giusto, il linguaggio giusto, avere il modo giusto di porsi, porre l’attenzione ad ogni cosa fa davvero la differenza. E poi saper cogliere le opportunità quando si presentano degli errori. La musica jazz ne è un perfetto esempio - a tal proposito leggiti il libro del Jazzista Italiano Stefano Bollani. Quando sbaglia, interpreta l’errore come un’apertura verso un cambiamento, un arricchimento. Dedica con attenzione il tempo che serve anche alle cose o ai rapporti che ti sembrano meno rilevanti, ne sarai sorpreso.

“Riesce a individuare le competenze tecnico-operative più significative?

L’essere professionale, puntuale e preciso e soprattutto molto preparato musicalmente. Cioè il mio essere indispensabile è il fatto che sono bravo, sono il più bravo in quello che faccio. C’è sempre un momento di primato che mi contraddistingue ed è da tutti riconosciuto. Con dedizione e abnegazione studio da solo e mi perfeziono tutti i giorni. Una bella immagine può dartela il libro” Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach. E poi mi so raccontare, e cerco di far avvicinare le persone alla musica.


“Riesce a individuare le competenze trasversali/relazionali più significative?

La sagacia e l’ironia. La brillantezza rende diverso e fa emergere. Riuscire a trattare la stessa materia, ma rendendola comprensiva a tutti attraverso l’uso e la scelta di un linguaggio che arriva più facilmente, pur mantenendolo sempre elevato. A suo modo Giovanni Allevi ha fatto un gran lavoro avvicinando alla musica classica tantissime persone che prima se ne stavano distanziando sempre più. Ha scritto tre libri, so che li hai letti. Prova a prendere degli spunti da quelli anche. (2)


“Può fare degli esempi di situazioni/momenti in cui ha utilizzato le due tipologie di competenze individuate?”

Riunioni e spettacoli.


“Su quali competenze sente di voler investire per il suo futuro professionale? Attraverso quale modalità di formazione, crescita e sviluppo personale?”

Competenze compositive e gestionali / amministrative di un’impresa. Corsi di perfezionamento, confronti con altri artisti ed autori. Tanto studio individuale. E corsi di crescita personale più di tipo emotivo relazionale. A tal proposito spesso mi parli del percorso di psicoterapia che stai facendo. Ecco, il confronto introspettivo con specialisti nel settore non è da sottovalutare.


Quali competenze suggerirebbe di coltivare ad un giovane imprenditore interessato a gestire un’impresa nell’attuale contesto?

Applicare un metodo per la di gestione dei conflitti. Cerca sempre di abbassare i toni - no all’impulsività, tutto può essere spiegato e chiarito. Richiede solo tanta pazienza e costanza. Il lavoro, Se non ti piace mollalo comunque, anche se ti fa guadagnare tanto. Prendi una casa. Ritagliati il tuo tempo per pensare, creati il tuo ambiente che respiri con te e che ti aiuti a riflettere, a staccare e riposarti. Creati un ambiente che ti insegni la strada di casa. Vai sempre a credito. Dare di più per poter vantare dei crediti, sempre meglio essere in credito che in debito. E ricorda sempre che la teoria ti serve dove la pratica non è ancora arrivata, la teoria ti serve a capire la realtà, ma ti serve la pratica per modificare la realtà. Prendi spunto dal libro di Italo Calvino, le città invisibili. (Uno dei miei libri preferiti, come tu ben sai, che abbiamo già commentato insieme dopo che l’hai letto). Il modo in cui lui ha composto tale libro può esserti di linea guida per farti intuire come vengono spesso composti grandi successi (3). Ricorda sempre che la gente ti segue, quando crei la bellezza attorno a te.

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